Spiritus Terrae – Le Gemme 2022
Chardonnay

 

 

 

 

MARCHIO
SPIRITUS TERRAE LE GEMME

 

DEMONIMAZIONE
CHARDONNAY Terre di Chieti IGP

 

COLORE Bianco

 

FORMATO 750 ml

 

VENDEMMIA 2022

NUMERO BOTTIGLIE 1930

 

CARATTERISTICHE / CERTIFICAZIONI
> Vitigno autoctono
> Vino a fermentazione spontanea biodinamico con certificazione per la biodiversità
> NON FILTRATO e non stabilizzato tartaricamente.

 

 

 

17,90   IVA inclusa

Descrizione

Vitigno
100% Chardonnay

 

Origine del Vitigno
Sull’origine della coltivazione dello Chardonnay molto accredita l’ipotesi del legame con la Palestina da dove i crociati portarono in Francia questo vitigno chiamato in ebraico Shaar-adonay (significato porta di Dio).

 

Forma di Allevamento
Tendone o nel dialetto locale “la capanne”. Forma di allevamento espansa tradizionale del territorio che si caratterizzata da una bassa densità di piante per ettaro (1.100-1.600) capace di assecondare la naturale armonia dello sviluppo vegetativo della vite. Nella “capanne” la raccolta e la potatura sono esclusivamente manuali, strettamente legate al vignaiolo e alla piccola proprietà contadina.

 

Terreno e Altitudine
Terreni profondi argillosi con venature calcaree. Vigneti coltivati a 400-500 m s.l.m.

 

Tipo di Conduzione Agricola
Biodinamica con certificazione DEMETER.
La coltivazione biodinamica è importante per la vita microbiologica del terreno che è fondamentale nella fermentazione spontanea del vino biodinamico. In agricoltura convenzionale l’uso di fungicidi indeboliscono le popolazioni di lieviti e rendono molto difficile la fermentazione spontanea. La biodinamica restituisce al vino il luogo di origine, definito dai francesi come “Terroir” (territorialità).

 

Il Clima 2022 in Abruzzo
Per l’Italia il 2022 è stato l’anno più caldo di sempre. La vite in Abruzzo è riuscita ad adattarsi ai periodi di scarsità idrica, reagendo prontamente alle poche precipitazioni estive. Il caldo e l’ombreggiamento del tendone hanno fatto godere i grappoli i cui acini sono stati raccolti croccanti, saporiti e asciutti.

 

Vinificazione

LA FERMENTAZIONE SPONTANEA
Per millenni le fermentazioni si sono svolte in maniera spontanea innescate dai lieviti presenti in natura i cosiddetti lieviti indigeni o autoctoni o selvaggi, diversi da zona a zona capaci di trasmettere al vino le caratteristiche uniche del luogo e dall’annata.

COSA HA UCCISO LA FERMENTAZIONE SPONTANEA?
Le fermentazioni spontanee, legate ai lieviti selvaggi, sono andate in difficoltà con la diffusione dei pesticidi, fertilizzanti chimici e dei diserbanti nei primi anni ’60 che hanno annientato la vita microbiologica dei nostri vigneti, costringendo a ricorrere ai lieviti selezionati per l’avvio della fermentazione. Solo con un’agricoltura attenta e pulita, frutto della relazione sinergica con la natura, si potranno portare in cantina uve sane e microbiologicamente “vive”, capaci quindi di affrontare una fermentazione spontanea e processo di vinificazione privo di forzature e costrizioni, per una vera espressione del terroir. Fondamentale per il successo di una fermentazione spontanea è anche che la tecnica di vinificazione sia rispettosa della vita microbica: l’aggiunta dei solfiti sull’uva o nei mosti uccide la microflora dell’uva (lieviti) e compromette la fermentazione. Questa è la ragione per cui la fermentazione spontanea può essere condotta solo senza aggiunti di solfiti mentre in convenzionale l’uso dei lieviti industriali tolleranti ai solfiti permette di fermentare anche con l’aggiunta di solfiti.

TERROIR E LA BIOGEOGRAFIA MICROBICA
I vini biodinamici legano la loro complessità alla fermentazione spontanea dove nella prima fase della fermentazione i lieviti apiculati impartiscono al vino l’impronta digitale del terroir microbico attraverso profili organolettici unici. Nella fermentazione convenzionale ai lieviti apiculati non viene permesso di esprimersi in quanto vengono eliminati con i solfiti e con la forte colonizzazione dei lieviti industriali aggiunti.

STABILIZZAZIONE TARTARICA NATURALE
Trovare nella bottiglia piccoli cristalli (tartrati) significa che “il vino ha sentito freddo” e che ha rilasciato delle innocue precipitazioni naturali. Nel vino biodinamico non sono ammessi trattamenti fisici (refrigerazione), chimici (aggiunta di carbossi-metil-cellulosa, acido meta-tartarico, gomme arabiche e altro) e viene utilizzato solo freddo invernale come elemento di stabilizzazione tartarica. La tecnica convenzionale di stabilizzazione tartarica prevede che il vino prima di andare in bottiglia deve essere portato da temperatura ambiente a – 6/-7 °C circa e mantenuto a questa temperatura per alcuni giorni (6-7). La tecnica di stabilizzazione tartarica convenzionale, soprattutto nel periodo estivo, porta a un notevole consumo energetico. Un vero peccato questo enorme consumo di energia per evitare la presenza di qualche milligrammo di innocui cristalli di tartrato.

LIMITI DEI SOLFITI
Limite del vino biodinamico Demeter = vino bianco max 90 mg/lt

FILTRAZIONE
Non ammessa la filtrazione sterile.

AFFINAMENTO
Vasche di cemento e bottiglia.

 

Informazione in etichetta
CHARDONNAY
Terre di Chieti  – Indicazione Geografica Protetta
Vino biologico, biodinamico e Biodiversity Friend

LE GEMME Vendemmia 2022
Prodotto in Italia
Imbottigliato da: CH17657-IT
Nello stabilimento: 069002-IT
Per conto di: Olearia Vinicola Orsogna S.C.A. Orsogna – Italia
IT-BIO-009
Agricoltura Italia
contiene solfiti
14,5% Vol

 

*L’immagine è puramente indicativa e potrebbe non rispecchiare appieno le caratteristiche del prodotto.

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